Nell’industria della comunicazione internazionale, dove tutto sembra muoversi sempre più rapidamente, c’è un numero che da tre anni non cambia. È quello che indica la percentuale media di coloro che pagano per leggere le notizie on line, calcolata all’interno di venti fra i Paesi più ricchi e sviluppati del mondo. E questa media, da tre anni, è ferma al 17 percento. Il dato emerge dall’ultimo Digital News Report 2024 del Reuters Institute. Solo in pochissimi Paesi la percentuale di persone che, nell’ultimo decennio, hanno cominciato a pagare per utilizzare l’informazione on line, si rivela significativa. A guidare il gruppo dei lettori a pagamento c’è la Norvegia, con il 40 percento, seguita dalla Svezia con il 31 percento. I dati, riferiti allo scorso 2023, tengono in considerazione qualsiasi proposta commerciale per l’offerta a pagamento delle notizie online. Al terzo posto ci sono gli Stati Uniti, con un modestissimo 22 percento – come dire un adulto su cinque – e poi da lì si continua a scendere verso i volumi, quasi irrilevanti, della Germania e del Regno Unito – rispettivamente al 13 e 8 percento. Sono Paesi nei quali, forse non per caso, è ancora molto forte il mercato della stampa, soprattutto locale. L’Italia è al 10 percento, preceduta dalla Francia (11 percento) e seguita dal Giappone, dove solo il 9 percento della popolazione paga per leggere le notizie on line.

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